03/02/14

Stefano Bellin, "CI SON TEMPESTE"...



Ci son tempeste,
guglie di mare
che l’umana corteccia
in arido gorgo
schiantano
Ma essa,
non roccia
non gentil sughero
che danza
sulla leggera spuma
come sperduto navio
alla scure luna
si frange
E ancora
le tenaci spoglie
tra cicale e salsedine
in sanguinoso grembo
si fan meriggio:
Nuova tremula ventura
Vecchia impavida paura.