29/10/17

Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero, CORTO MALTESE: EQUATORIA

["So many intertextual references..." (Dublin 2017). Foto Rb]


J. Diaz-Canales e R. Pellejero, Corto Maltese: Equatoria. Milano Rizzoli Lizard e Cong Svizzera, 2017

È il secondo album di rilancio di Corto Maltese da parte di Canales e Pellejero [1], che intrecciano, in questo revival, gli elementi di fascino delle storie di Pratt, tra cui l’indipendenza di giudizio del protagonista, la sua dichiarata indipendenza dalle ideologie dominanti e la non adesione a visioni del mondo organiche all’interno di una filosofia libertaria personale e di lealtà agli impegni presi con se stesso e con le persone cui dà fiducia, rare in verità, ma tenute con legami di amicizia non retorici o sentimentaleggianti.

Anche in questo album si trovano riferimenti fantastici, in particolare alle leggende sul Prete Gianni; e storici, tra i quali, nel caso specifico un Churchill un che macchiettistico, troppo inteso a fornire risposte spiritose e gnomiche; riferimenti alla vicenda africana di Emin Pasha; e alle vicissitudini di Equatoria negli ultimi decenni del diciannovesimo secolo.

Tra i tre personaggi femminili di questa storia, si staglia, con levità di presenza nel mondo, Aida, suffragette e giornalista; accompagnata dalle storie tragiche di altri due personaggi: Ferida e Afra.

“Tempo di avidità e spoliazioni” coloniali, come rileva Canales nella postfazione (p. 91), cui a modo suo Corto si oppone.

Sul bordo dell’esotico senza tuttavia piombarvi dentro, a noi pare un fumetto ben riuscito, non da ultimo per l’estetica sobria e di buon gusto dei disegni, che sono, in entrambi i voilumi di quest’ultima serie, sempre a colori.


[Roberto Bertoni]





[1] Il primo, intitolato Sotto il sole di mezzanotte, è stato recensito su Carte Allineate in data 13-12-2015.